Centro di Psicoanalisi di Palermo Francesco Corrao
Il Centro di Psicoanalisi di Palermo è la sezione regionale della Società Psiconalitica Italiana, componente dell’International Psychoanalytic Association. Fondato nel 1978 da Francesco Corrao, vi afferiscono soci provenienti da diverse città della Sicilia.
Il Centro promuove la diffusione della psicoanalisi, svolge attività scientifica di ricerca sulla teoria e la clinica psicoanalitica, provvede all’aggiornamento dei soci e partecipa alla formazione dei futuri analisti.
Calendario Scientifico
Riccardo Romano presenta “L’impensabilità del corpo”.
Amedeo Falci
“Ma come funziona l’identificazione proiettiva? Comunicazione emozionale inconscia, enactment e neuroscienze affettive“
Rosaria Capillo presenta:
Considerazioni sullo statuto del corpo nella teoria e nella
clinica psicoanalitica
Seminario dal titolo “Il corpo come limite“.
Sabato 30 gennaio 2021 alle ore 10,30 la Prof.ssa Diletta La Torre presenterà, al Centro di Psicoanalisi di Palermo Francesco Corrao, la relazione dal titolo:
La sofferenza (psico)somatica nella stanza d’analisi. Cosa si sente essendo umani?
Sabato 27 febbraio la Prof.ssa Matilde Vigneri presenterà al Centro di Psicoanalisi di Palermo Francesco Corrao, la relazione dal titolo:
I viali di Leida

Sabato 13 marzo 2021 alle ore 10,30 il Prof. Luciano Sesta presenterà, al Centro di Psicoanalisi di Palermo Francesco Corrao, la relazione dal titolo:
L’uomo a due dimensioni. Mente e corpo tra neuroscienze e filosofia.
Tutte le riunioni del Centro saranno tenute in remoto, fornendo preventivamente ai soci e ad ospiti che faranno richiesta i link di accesso, fino a quando non saranno nuovamente autorizzate le riunioni in presenza.
Sabato 27 marzo 2021 alle ore 10,30 la Prof.ssa Francesca Piazza presenterà, al Centro di Psicoanalisi di Palermo Francesco Corrao, la relazione dal titolo:
Parola, corpo, emozione
Francesca Piazza è docente di Filosofia e Teoria dei linguaggi presso il Dipartimento di Scienze Umanistiche dell’Università di Palermo (di cui, al momento, è anche Direttrice). Dal 2016 è Presidente della Società di Filosofia del Linguaggio. La sua ricerca riguarda principalmente la retorica e la pragmatica linguistica, con particolare attenzione per la cultura greca antica e per la filosofia aristotelica. Al momento il suo interesse è focalizzato soprattutto sul rapporto tra linguaggio e violenza, tema su cui ha da poco pubblicato un volume dal titolo La parola e la Spada. Linguaggio e violenza attraverso l’Iliade (Il Mulino, 2019). Tra i suoi libri: Linguaggio, persuasione e Verità. La retorica nel Novecento, Roma, Carocci, 2004; La Retorica di Aristotele. Introduzione alla lettura, Roma, Carocci, 2008.
Parola, corpo, emozioni
Il seminario si articolerà nei seguenti passaggi:
1. Critica dell’idea che il linguaggio sia:
a) un sistema formale autonomo;
b) un codice per la “trasmissione” di contenuti (cognitivi e/o affettivi);
c) una facoltà puramente intellettuale.
2. Esposizione di una idea di linguaggio (o meglio del parlare) come una modalità dell’azione umana radicata nel corpo e in continua interazione con l’ambiente esterno (sia naturale sia sociale). In estrema sintesi, è questa l’idea di linguaggio che emerge dall’enattivismo contemporaneo ma ha radici in (o almeno converge con) una certa tradizione filosofica di tipo “anti-cartesiano” (Aristotele, almeno in una certa lettura, Spinoza e la fenomenologia del XX sec, per citare solo gli esempi più significativi).
3. Con questa diversa idea di linguaggio, diventa possibile guardare in modo nuovo (e più proficuo) alla questione del rapporto tra linguaggio ed emozione, superando una concezione meramente “espressivista”, secondo cui l’emozione sarebbe un “contenuto interno” che la parola può solo “esprimere” nel senso di “mettere fuori” e approdando invece ad una concezione “enattiva” che vede parola ed emozione in una relazione di reciproca interazione (e non piuttosto come contenitore/contenuto). Quanto affermato significa sia che la parola non si limita ad esprimere/comunicare le emozioni ma contribuisce a formarle, sia che le emozioni contribuiscono a formare (meglio: a dare vita) alle nostre parole.
4. Su questo sfondo, diventa meno misterioso il potere delle parole, tanto quello di curare, quanto quello di ferire. È solo perché si radica nella nostra corporeità e affettività (ed è pertanto anche in grado di modificarle) che la parola ha questo straordinario potere
Sabato 10 aprile 2012 alle ore 10,30 il Dott. Angelo Macchia Membro Ordinario AFT della SPI, Prima Sezione Romana CdPR presenterà, al Centro di Psicoanalisi di Palermo Francesco Corrao, la relazione dal titolo:
Tra lampo e tuono
Lo psiche-soma nella relazione analitica
Angelo Macchia è medico, psichiatra, psicoanalista ordinario con funzioni di training della Società Psicoanalitica Italiana, Full Member dell’International Psychoanalytical Association; già Segretario Scientifico del Centro di Psicoanalisi Romano dal 2013 al 2017, insegna presso la Prima Sezione Romana dell’Istituto Nazionale di Training della SPI. Vive e lavora a Roma come libero professionista.