Simone Bruschetta
“ Psicoanalisi della Comunità come formazione collettiva”
Il Seminario “Psicoanalisi della Comunità come Formazione Collettiva” tenuto da Simone Bruschetta presso il Centro di Psicoanalisi di Palermo il 12/04/2025, si propone di sviluppare una riflessione teorico-clinica sull’elaborazione freudiana del concetto di Comunità, inteso non solo come costrutto socio-antropologico, ma come una specifica formazione psichica collettiva, inquadrata dentro una specifica struttura metapsicologica in grado di rivelare le linee di differenziazione ed evoluzione delle collettività umane. Il relatore si interroga sull’insufficiente valorizzazione di tale concetto nella tradizione di ricerca psicoanalitica, imputabile, da un lato, al lento, ma progressivo sviluppo teorico operato da Freud stesso, e dall’altro, alla difficoltà epistemologica e clinica di includere nella teoria psicoanalitica un concetto così densamente attraversato da riferimenti politici e sociali, inevitabilmente multidisciplinari.
Il Seminario si basa sullo studio dell’evoluzione del concetto Comunità, in testi fondativi come Totem e tabù (1912-13), Psicologia delle masse e analisi dell’Io (1921), L’avvenire di un’illusione (1927), Il disagio della civiltà (1929) e Perché la guerra? (1932). La riflessione affronta anche il concetto di Comunità nella classica articolazione di Gemeinschaft, contrapposta alla Gesellschaft, della sociologia classica tedesca (Tönnies, Weber), il concetto di Super-Io della civiltà (Kultur-Über-Ich), elaborato da Freud come istanza psichica collettiva in analogia con il Super-Io individuale, e la questione dell’utilizzo e della comprensione della terminologia specificamente freudiana alla luce della traduzione dei suoi testi in contesti linguistici e culturali diversi da quello mitteleuropeo d’origine.
Attraverso l’analisi delle quattro dimensioni morfologiche della massa delineate da Freud in Psicologia delle masse e analisi dell’Io (stabilità, omogeneità, artificialità, articolazione), viene proposta una mappa teorica in cui le formazioni collettive vengono lette in chiave metapsicologica secondo un modello triadico: Comunità, Organizzazione, Istituzione. In questo schema la Comunità viene definita come la sede originaria dell’energia pulsionale. Essa è quella formazione psichica collettiva i cui processi sono totalmente inconsci, e, proprio come l’istanza psichica Es, è la dimensione nella quale agiscono le pulsioni di vita dando forma ai legami libidici tra gli individui, e le pulsioni di morte dando forma ai processi aggressivi e distruttivi tra gli individui. Essa costituisce, pertanto, il fondo inconscio e pulsionale dei processi di civilizzazione dell’umanità, garantendo una sempre costante dose di eterogeneità dentro la massa, in grado di evitare i danni di quella omogeneità che satura le possibilità di legame emotivo e riduce al minimo quelle di identificazione ed investimento oggettuale.
Il Seminario propone anche una discussione critica sui limiti dell’attuale Community Psychoanalysis nordamericana, la quale, sembra affermarsi come prospettiva innovativa nell’ambito degli interventi psicoanalitici in setting collettivi, pur risultando carente di una fondazione metapsicologica rigorosa. Viene inoltre analizzata la sovrapposizione concettuale tra psicoanalisi istituzionale, psicoanalisi di gruppo e psicoanalisi applicata al sociale, spesso confusa, confusiva e scorretta, delimitando una specifica identità scientifica per una possibile psicoanalisi di comunità.
Verranno presentate infine alcune pionieristiche teorie di una psicoanalisi di comunità di origine tutta italiana, sviluppate negli anni ’50 e ’70, rispettivamente da Cesare Musatti e Elvio Fachinelli, per rintracciare quel sentiero di ricerca scientifica che Simone Bruschetta, con questo Seminario invita a riprendere, al fine di sviluppare nuovi elementi di una tecnica e di una teoria della tecnica psicoanalitica comunitaria, fondamentali per comprendere al meglio la direzione in cui tale nuova pratica clinica potrebbe evolversi per allargare il campo di cura ai nuovi disagi psichici e sociali dell’essere umano contemporaneo.