Il titolo è una metafora che fa riferimento ad un fenomeno presente in botanica: esiste una pianta ,Ficus
Religiosa, che ha delle caratteristiche peculiari .Si tratta di una epifita ,cioè una pianta invasiva : i semi di
vecchi alberi cadono su altri alberi attraverso gli escrementi di uccelli e germogliano; le loro radici si
muovono verso il basso e , quando raggiungono il terreno, il fico sacro si regge sulle proprie “ gambe” e a
quel punto i suoi rami strangolano l’albero ospite. La metafora, usata come titolo del film , sta a significare
ciò che viene descritto nel film e che sta accadendo in Iran: un regime dittatoriale ha partorito una
generazione che , crescendo , cerca di soffocarlo per far nascere finalmente un nuovo paese .Vi è uno
scontro fra generazioni . Da un lato ci sono i genitori che, fedeli alla legge fortemente condizionata dalla
religione, negano la realtà e dall’altro ci sono le figlie che invece mettono in discussione il potere e aprono
gli occhi per vedere e capire cosa sta succedendo nel loro paese. E’ interessante il fatto che la madre segua
costantemente la televisione e ascolti i telegiornali di stato e le figlie ,al contrario, la ignorino e usino i
cellulari per vedere sui social i filmati veri girati da altri giovani e che mostrano manifestazioni di protesta
per le strade e la repressione violenta da parte delle forze dell’ordine .I cellulari ,oltre che mezzi di
comunicazione, diventano potenti strumenti di lotta ; vi è una scena in cui i genitori si scontrano con una
coppia di rivoluzionari ed entrambe le coppie tengono in mano un telefonino ,minacciando reciprocamente
di riprendersi . I social media diventano anche strumenti idonei a “ togliere il velo” sulla realtà che mette
il potere nonché a “smascherare “ come nel caso in cui la foto di Amin ,messa su internet, serve ad
additarlo come complice del governo .Il film è pieno di simboli. Inizia con l’immagine di una pistola e dei
proiettili che vengono consegnati ad Amin in occasione della nomina di giudice .La pistola è classicamente
un simbolo fallico, di potere , maschile, sia nel pubblico che nel privato dove rappresenta il potere
patriarcale. Il padre affettuoso e premuroso si trasforma a poco a poco in un despota , protagonista dell’
istituzione opprimente e violenta sia dentro casa che fuori casa. La scomparsa della pistola determina la
fine della carriera di Amin ,la perdita della sua forza , come Sansone che perde la sua forza nel momento
che gli vengono tagliati i capelli, una sorta di castrazione .La madre delle ragazze ha avuto un padre poco
raccomandabile , dalla vita disordinata e ha trovato un compenso nel marito , figura che incarna l’ordine e
il rispetto per la legge .E inoltre è una casalinga e aspira ,attraverso la scalata che può fare il marito, ad un
alto tenore di vita ma il prezzo da pagare è non mettere in discussione il sistema teocratico del paese. Il
film inizia riprendendo la famiglia all’interno di una casa moderna ed ordinata ma sia il lavoro di Amin che
l’arrivo di una amica delle figlie alterano l’equilibrio della famiglia .Se è vero che il privato è pubblico è pur
vero che il pubblico entra inevitabilmente nell’ ambito del privato e lo mette in crisi .Un altro simbolo sono
le finestre che separano l’interno dall’esterno , tutti vanno a guardare continuamente per vedere cosa
succede fuori ma anche per cercare di cogliere e affrontare un pericolo incombente .Significativo che si
tirino sempre , dopo aver guardato fuori, i tendaggi molto spessi che sembrano una cortina di sicurezza
rispetto all’esterno, una illusoria protezione dell’ambiente domestico . Compaiono più volte, nei corridoi
degli uffici del tribunale, dei cartonati , rappresentano i cittadini iraniani ridotti a sagome bidimensionali
tutte con la mano destra sul cuore simbolo di fedeltà e di sottomissione al governo iraniano, allo stato
teocratico, alla religione, ma anche delle donne al sistema patriarcale ,al potere maschile. La sottomissione
delle donne è simbolizzata soprattutto dal velo e toglierlo diventa un gesto di ribellione ,di protesta, di
emancipazione e , per questo, tale gesto viene punito e le donne che lo compiono vengono arrestate. Le
sagome sono simboli di cittadini che sono stati privati della dimensione di persone ,poiche’ non sono liberi
di pensare , di esternare, di essere se’ stessi. Il film , oltre ad essere una denuncia del sistema teocratico
dell’Iran, è anche un film femminista : vi e’ una complicità ed alleanza fra donne .Anche la madre delle
ragazze che all’inizio è dalla parte del marito e del sistema poi , quando si accorge che il marito si trasforma
in un perfetto doppio in famiglia del persecutore al servizio dello stato , si allea con le figlie. Molto potente
la scena della madre che si lava le mani sporche di sangue ,dopo aver curato le ferite dell’amica di sua figlia
provocate dalla polizia, nel lavello dove ha gettato i proiettili estratti ed infine lava il lavello come a voler
cancellare quello che ha visto .Nella parte finale del film la famiglia lascia la città e si rifugia in campagna,
un ritorno nel paese di origine di Amin, ormai disabitato , per una resa dei conti , il paese sembra un
labirinto dove si muovono tutti rincorrendosi: siamo arrivati all’epilogo , la nuova pianta strangola il vecchio
fico sacro. Il film descrive una lotta tra una parte del paese ,più antica ( il vecchio sacro fico ) che cerca di
“velare” la realtà ed imporsi con la forza ed una parte del paese , più giovane ( il nuovo sacro fico) che
cerca di “ svelare “ e mettere a nudo il sistema con la sua violenza e la sua sopraffazione. Riusciranno ad
avere la meglio i giovani ed i rivoluzionari ? Oppure nella scena finale il regista ci mostra che dalle rovine
riemerge il vecchio potere simboleggiato dalla mano di Amin , che resta fuori ed è rivolta verso l’alto , con
l’anello ,lo stesso che aveva al dito colui che interroga la ragazza bendata? Ed accanto alla mano, poggiata
sulla terra, vi è la pistola : l’anello e la pistola simboli del potere e della forza della tirannia. Per un reale
cambiamento ci vuole una rottura radicale , e la sostituzione di un sistema con un altro , nuovo e
totalmente diverso .” Il seme del sacro fico “ è una metafora che descrive la fine di una pianta che viene
sostituita con un’altra simile come succede in quei paesi dove una dittatura viene abbattuta e viene
sostituita da un’altra dittatura ?